Lego tra tecnologia e arte

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La Lego, societá danese di mattoncini per costruzioni, sta facendo parlare di sé in molti campi apparentemente lontani dal suo core business: la tecnologia e l’arte!

I famosi mattoncini si connettono e connettoni i bambini dai 7 anni in su, con la nuova linea Lego Boost: un kit di costruzione e coding lanciato al CES 2017 di Las Vegas, che permetterá ai Lego di muoversi autonomamente. In arrivo sul mercato per agosto, anticipazioni e countdown sul sito ufficiale Lego, la Lego Boost comprende cinque modelli di robot, Vernie il Robot, Frankie il gatto, la Chitarra 4000, the Multi-Tool Rover 4 (M.T.R.4), e un Autobuilder, comandabili a distanza utilizzando l’interfaccia di un’applicazione per tablet basata su icone.

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Il kit Lego Boost è dotato di Move Hub, un mattoncino Lego con sensore tilt in grado di dare energia alla creazione del gioco Lego. Una serie di mattoncini speciali sono in grado di distinguere i colori e di prendere le distanze dagli oggetti in cui si imbattono lungo la propria traiettoria.

Gli utenti, al fine di utilizzare al meglio il kit, dovranno scaricare una app che include 60 diverse attività di coding. I bambini potranno anche aggiungere delle registrazioni vocali per permettere al gioco di avere la capacità di parlare. Inoltre la app spiega come accrescere il potenziale del kit Lego.

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Il kit, composto da 843 pezzi che avrà in dotazione un tappetino speciale sul quale i robot potranno muoversi.

Ma Lego non è solo affare da bambini, lo conferma il successo della mostra The Art of the Brick la mostra dell’artista statunitense, Nathan Sawaya a Milano presso la “Fabbrica del Vapore” – via Procaccini 4 – fino al 29 gennaio 2017.

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Una mostra moderna che unisce Pop Art e Surrealismo, piú di 100 opere costruite con oltre un milione di mattincini Lego.

Sono presenti creazioni inaspettate, come uno scheletro di Dinosauro costruito con 80.000 pezzi di Lego, e riproduzioni di capolavori d’arte universalmente riconosciuti come l’Urlo di Munch.

lego urlo

La mostra ha avuto solo due tappe in Italia, Roma e Milano, è prodotta da Terminal 2 e Da VinciGrandi Eventi ed è nella Top 10 della CNN delle mostre globali piú seguite.