Quando i colossi del web fanno del bene

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Apple, Microsoft, Alibaba ma anche Google, IBM e Amazon i grandi nomi del web hanno spostato parte della loro battaglia nel sociale, questo migliora la loro immagine ma…anche la vita di migliaia di persone e allora benvenga anche la corsa al titolo di colosso dal cuore d’oro!

APPLE

Malala Yousafzai, attivista Pakistana, il più giovane premio Nobel per la pace della storia, da sempre impegnata in campagne per la scolarizzazione femminile e le pari opportunità, ha trovato in Apple il suo piú importante partner per il Malala Fund, che finanzia almeno 12 anni di educazione gratuita per ragazze e adolescenti in paesi dove l’istruzione femminile non è nemmeno prevista.
Il fondo di Malala Yousafzai ha già toccato diversi paesi aprendo scuole e offrendo borse di studio in Pakistan, Libano, Giordania, Kenya, Nigeria e Sierra Leone, con il supporto di Apple potrà aprire nuovi istituti anche in Afghanistan, Pakistan, Libano, Turchia e Nigeria e garantendo istruzione a centomila ragazze.
Il supporto di Apple riguarderà principalmente tecnologia e programmi di studio e ricerca.

MICROSOFT

AI for Earth è, invece, il programma di Microsoft che investe 50 milioni di dollari in intelligenza artificiale utilizzata da università, organizzazioni non governative e imprese a sostegno del clima, delle risorse idriche, dell’agricoltura e delle attività per le biodiversità.
Ad esempio ha finanziato il progetto del Politecnico di Milano dedicato al monitoraggio del manto nevoso e alle previsioni di approvvigionamento idrico attraverso il Deep Learning.
I ricercatori hanno pianificato un programma di elaborazione di contenuti multimediali web che estrae automaticamente gli indici di neve, e quindi indirettamente di acqua, le informazioni provenienti dalle foto di montagna scattate dagli utenti e dai filmati registrate dalle webcam.

ALIBABA

Il chinadaily ha pubblicato il primo di dicembre 2017 la notizia su Jack Ma, fondatore di Alibaba, che annunciava l’istituzione del Poverty Relif Fund: 10 miliardi di yuan (circa 1,5 milioni di dollari) per combattere la povertà del paese e che sostiene iniziative sociali. I settori principali in cui saranno impegnati questi fondi sono l’educazione, le pari opportunità. l’attività imprenditoriale e la difesa dell’ambiente.
I contributi arrivano dai 36 partner di Alibaba, dai suoi dipendenti e dalla Fondazione Alibaba.

AMAZON

Si tratta piú di una iniziativa personale che di un progetto di Amazon, la donazione di 33 milioni di dollari a un fondo che offre borse di studio ai Dreamer fatta da Jeff Bezos, il patron della piattaforma di e-commerce.
Con il termine Dreamer si connotano i giovani immigrati arrivati da bambini negli Stati Uniti da genitori illegali, in loro favore Obama aveva istituito un programma che consentiva loro di accedere agli studi e che è stato cancellato dall’amministrazione Trump e che ha suscitato diverse critiche e iniziative di protesta come la la missiva 350 amministratori delegati, da Mark Zuckerberg a Jeff Bezos, appunto, passando anche per Warren Buffet e Mary Barra.

GOOGLE

Il motore di ricerca più famoso del mondo ha aperto da pochi mesi diverse collaborazioni con piattaforme didattiche come Pluralsight e Udacity per offrire a 130.000 studenti indiani la preparazione in materie legate al mondo della tecnologia. L’ambizioso progetto mira, però a formare 2 milioni di giovani indiani come sviluppatori entro la fine del 2018.

IBM

Ha guardato all’Africa, invece, l’azienda IBM con il “Digital Nation Africa” investendo nella creazione di una piattaforma che consente ai ragazzi di apprendere nozioni legate al mondo della tecnologia offrendo loro, nel futuro, possibilità di impiego in diversi settori.