Da sempre il mondo della comunicazione si domanda cosa sia lecito dire e come dirlo, non diverso è per la comunicazione via internet e per la sua pubblicitá.
Dal 1966 lo IAP, Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, si prodiga perché la comunicazione commerciale sia onesta, veritiera e corretta a tutela del pubblico dei consumatori e delle imprese, dallo scorso anno si è concentrata sulla pubblicitá digitale con la “Digital Chart”, che si occupa specificatamente e diffusamente delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale: l’endorsement da parte di influencer e celebrity , la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l’in app advertising e l’advergame, delineando le linee guida operative per rendere efficace l’applicazione del Codice di autodisciplina alle diverse forme di comunicazione digitale. La preoccupazione principale è la trasparenza del messaggio pubblicitario.
Da pochi giorni è stata annunciata la seconda edizione di questo importate documento.
Ovviamente la Digital Chart sará periodicamente aggiornata data la velocitá di evoluzione delle forme tecnologiche e l’evoluzione delle modalitá di comunicazione digitale.
Gli operatori stessi si sono resi conto dell’importanza di avere regole certe e aggiornate, tutto questo ha reso opportuna una nuova versione della Digital Chart allineata alle “best practices” internazionali, quali quelle della Federal Trade Commission statunitense.