La tecnologia contro le violenze sessuali

0
1332

Una delle grandi piaghe della nostra società è la violenza contro le donne e gli abusi sessuali in genere, il mondo della tecnologia non poteva rimanere insensibile a questa tematica ed ecco che in diversi hanno cercato di trovare una soluzione al problema o almeno hanno tentato di trovare espedienti per aiutare le eventuali vittime.

La New Deal Design, una delle case di design per wearable più famose sulla scena mondiale, ha realizzato Buzz, un bracciale che monitora il livello di alcool nel sangue. L’ubriachezza infatti negli Stati Uniti è stata individuata come la principale causa delle molestie e degli stupri durante le feste universitarie. Questo bracciale diventa rosso se il proprietario ha bevuto troppo e non è in grado di intendere e volere (quindi un rapporto in queste condizioni potrebbe poi essere considerato una violenza), per evitare peró che i malintenzionati approfittino del segnale per capire “quando attaccare” il bracciale invia un messaggio automatico ai nostri amici nelle vicinanze che così potranno controllarci e toglierci da spiacevoli situazioni. Buzz invia anche la nostra posizione GPS e in caso di violenza o di minacce c’è anche il pulsante per chiamare i numeri di emergenza. Buzz verrà lanciato sul mercato tra il primo e il secondo trimestre del 2019. Nella fase iniziale il device indossabile sarà distribuito in maniera gratuita a tutti con un abbonamento annuale di 1 euro.

Anche il MIT (Massachusetts Institute of Technology) sta lavorando in questo senso con la creazione dell’adesivo intelligente Intrepid, analizzando anche stimoli olfattivi che prevengano l’aggressione. Al momento si tratta di tre tipi di wearable da indossare comodamente negli abiti di tutti giorni, pensati non solo per le donne ma anche per i minori, per i disabili e per gli anziani. Quindi vengono attivati in automatico in caso di incoscienza della vittima o vengono attivati dalla vittima stessa e avvertono in tempo reale amici, parenti e forze dell’ordine dell’abuso in atto.