I rischi delle Bollette 2023, possibile nuovo aumento?

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Il 2022 si chiuderà come è iniziato, caratterizzato dalla crisi energetica ed economica che sta colpendo l’Europa e in particolare l’Italia. Tuttavia questa situazione, non solo non pare vicina a una conclusione breve, ma addirittura vede nuovi rischi per le bollette comparire all’orizzonte.

Il costo delle bollette gas e luce è aumentato a dismisura in questo anno, raggiungendo addirittura un +430% del prezzo PUN di Agosto rispetto al mese precedente.  Quest’aumento ha successivamente dato via a un’inflazione che nei giorni odierni sta toccando un +7,5% mensile.

Ma quali sono ancora i possibili rischi  delle bollette luce e gas per il nuovo anno?

Continuazione conflitto tra Russia e Ucraina: il rischi bollette maggiore

Il tempo è un elemento cruciale degli effetti di questo conflitto e costituisce un rischio per le bollette. Il fatto che il conflitto stia continuando, senza entrare nei dettagli barbari di una guerra, determina una continuazione della crisi energetica e degli altri approvvigionamenti che arrivavano dalla Russia o Ucraina (come i cereali).

Il problema risiede anche nella improbabilità che, a conflitto terminato, la situazione possa tornare in tempo breve una situazione economica e culturale simile a quella precedente al conflitto. Questo farà sì che con ogni probabilità gli approvvigionamenti russi non riprenderanno presto, anche se il conflitto dovesse cessare a breve. I costi rimarrebbero quindi elevati con difficoltà di approvvigionamento. Questo è senza dubbio il principale rischio delle bollette 2023.

Transizione Ecologica rallentata

La grande speranza del conflitto era che potesse dare una spinta alle energie rinnovabili, come fonte “nazionale” e in alternativa al gas russo.

La realtà però è ben diversa, sia a livello nazionale che mondiale.

Si era fissato che entro il 2030 l’Italia avrebbe dovuto produrre il 72% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. Questa percentuale con la situazione attuale risulta oltremodo fuori misura e costringerebbe l’Italia a installare impianti di produzione energetica pari a circa 9000 MW ogni anno dal 2023 al 2030, quando in media dal 2019 al 2021 il ritmo è stato inferiore ai 2000 MW per anni.

Questo non solo diventa un rischio per la bolletta in quanto diminuzione dell’energia disponibile, ma soprattutto per l’ambiente e fa sorgere domande sulla gestione passata.

Crisi diplomatica in Medio Oriente: rischi bollette

L’ultimo principale problema per la bolletta luce e gas del 2023 è legato alla crisi diplomatica tra i due paesi più influenti del medio oriente, ovvero Iran e Arabia Saudita. Tra questi due paesi si sta verificando una guerra fredda ideologica e politica, infuocata in eventi come la guerra civile in Yemen, dove le due nazioni supportano i fronti opposti.

Questa crisi si sta però velocemente infuocando e vede, in un disegno più grande, scontrarsi nuovamente Russia (alleato dell’Iran) e l’ONU (alleato dell’Arabia Saudita, soprattutto con gli Stati Uniti) su un fronte differente.

Ma perchè questo potrebbe divenire un rischio per le bollette per le nostre case?

Iran e Arabia Saudita sono infatti due dei più grandi produttori di petrolio e gas naturale rispettivamente.

Nel 2019PetrolioGas Naturale
Arabia Saudita11,8 milioni di barili al giorno113 miliardi di metri cubi
Iran4 milioni di barili al giorno1 miliardo di metri cubi

La possibilità di un conflitto tra queste  potrebbe portare a una nuova riduzione della disponibilità di petrolio e gas naturale nel breve.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/rischi-bollette-2023/