Indumenti intelligenti, persino i calzini!

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Se connesso in rete…persino un calzino puó diventare intelligente e aiutarci nella vita quotidiana!

Si sta tornando alla concezione tolemaica dell’universo, l’universo digitale mette al centro l’individuo e tutto ruota intorno a noi, il nuovo sole, soprattutto secondo Sensoria!

Una delle startup più lanciate della Silicon Valley. Una storia a metà tra l’Italia e gli Stati Uniti, nata nel 2011 da tre dipendenti Microsoft (a Redmond) che hanno deciso di mettersi in proprio e lanciarsi nell’impresa di realizzare abbigliamento sportivo intelligente che possa aiutarti ad allenarti e a prevenire gli infortuni.

Sono partiti 5 anni fa con un calzino che ti impediva di farti male registrando se si correva in modo improprio (falcata bassa, o tallone troppo sollecitato), oggi hanno realizzato una linea di abbigliamento sportivo basata sul Sensoria Core, una piattaforma che permette a qualunque indumento di diventare smart. A sostenerli c’è Microsoft, che ha supportato il progetto fin da subito e ha dato loro tutti i mezzi per svilupparsi e trovare nuovi investitori, uno dei maggiori è la Replay di Torino.

Ció che ne è nato è un sensore grande quanto una moneta da 1 euro con un giroscopio, una bussola e un processore, non si sente sulla pelle ed è lavabile in lavatrice. È, praticamente, un piccolo computer indossabile che analizza i dati e li traduce in informazioni utili per l’utente attraverso Mara, il personal couch virtuale scaricabile dagli Store iOS e Android, che legge i sensori, interrompe la musica nelle cuffiette e ti dice come sta andando l’allenamento e al termine di ogni sessione, invia una mail riepilogativa che può essere utile al preparatore atletico.

Come funziona? Ad esempio, correre male è davvero deleterio per i nostri muscoli e tendini, il piccolo PC installato nel calzino misura la forza d’impatto della scarpa al suolo e siamo in grado di stabilire se stai correndo bene, se ti stai affaticando e se mantieni la giusta postura. Per prevenire infortuni, è necessario che ogni atleta trovi il modello di scarpa che genera una forza d’impatto inferiore e che riduca le probabilità di far male. Attraverso il cloud Microsoft Azure, è stato impostato un database di 8mila modelli di scarpe: sfruttando i dati del Sensoria Sock su usura della calza, falcata e pressione a terra, possiamo consigliare all’atleta la scarpa migliore per lui in base all’efficacia e trovando il modello più compatibile con il suo stile di corsa.

Accanto ai calzini che analizzano la corsa si possono acquistare magliette con elettrodi incorporati nel tessuto che mantengono stabile la temperatura corporea, e, grazie a minerali bioattivi, migliorano l’aspetto della pelle, ne aumentano l’elasticità ed aiutano a ridurre la fatica muscolare.

Il costo è abbastanza accessibile, i famosi: 199 dollari per avere il sensore e un paio di calze; poi bastano 24 dollari per avere cinque paia di calzini.

Chissá se lo stesso sensore puó aiutare a non farli uscire spaiati dalla lavatrice?