Stampanti 3D e le eccellenze dell’industria italiana.

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2013

Abbiamo giá parlato di stampanti 3D nelle aziende di automobili, oggi vi raccontiamo di un altro fiorente settore che si è rivolto alle stampanti 3D: la gioielleria.

La stampa 3D professionale rappresenta, infatti, per l’oreficeria, una tecnologia importantissima per la nuova crescita e lo sviluppo di nuovi mercati.

Questa nuova tecnologia additiva di prototipazione e produzione sta segnando il cambiamento dall’artigianalità all’ingegnerizzazione del gioiello. Gioielleri e Orafi sono liberi di sviluppare nuovi progetti con originalità e personalità grazie alle stampanti 3D per la microfusione.

Lo ha capito da tempo Hsl-Italia, l’azienda trentina di Ignazio Pomini. Questa azienda ha deciso di sfidare le sorti del mercato e ha investito – tra i primi in Italia – nella tecnologia 3D, che prevede l’utilizzo di stampanti di ultima generazione (inizialmente americane ora tedesche) per la realizzazione di prodotti in plastica.

La svolta avviene nel 2011 quando HSL crea un’alleanza strategica con Opac, una nota azienda industriale piemontese specializzata nella costruzione di prototipi automobilistici e componentistica per il settore navale di lusso.

Contestualmente nasce il brand “exnovo” per la produzione di lampade per interni di design seguito nel 2012 dal marchio “bijouets” per la produzione di gioielli e accessori. HSL attraversa le frontiere dell´innovazione: dal lighting per le auto passa agli accessori di design più esclusivi quali le lampade d’interni disegnate da designer di grido o da giovani artiste italiane innamorate della bellezza per completare – per ora – la gamma dei prodotti con l’esclusiva collezione di gioielli.

Gioielli e lampade prodotte a Trento sono esposti nei maggiori musei internazionali.