Microsoft Inspire 2017, ovvero un breve racconto a puntate di quanto è successo a Washington!

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Si è chiuso ieri a Washington il Microsoft Inspire 2017, in precedenza WPC, world wide partner conference, è il più grande evento mondiale per i partner Microsoft.

Ha cambiato nome e formula, ed ha dedicato tutto il look and feel della manifestazione al cloud. I numeri sono da capogiro, si parla di circa 17.000 partner provenienti da tutto il mondo.

Il benvenuto di apertura è stato dato da Staya Nadella, CEO di Microsoft.

Nadella ha dichiarato che il 95% delle entrate di Microsoft arriva attraverso l’ecosistema dei nostri partner, un network che cresce ad alta velocità, con oltre 6.600 partner nuovi che si aggiungono ogni mese. Un’indiretta che complessivamente genera circa 17 milioni di posti di lavoro, di cui ben 64.000 sono orientati al cloud. Ë su questi numeri che si Microsoft vuole indirizzare il proprio concetto di modern workplace, parte di una strategia che combina il mobile first e il cloud first, guide. Al centro la Digital Trasformation, ottenuta intervenendo in varie aree che passano per il modern workplace, connesso ed esteso alle business applications, alle applications & infrastructure, fino ai Data e all’Intelligenza Artificiale.

Nella prima giornata si è parlato di Microsoft 365: un workspace moderno con soluzioni integrate.

Microsoft 365 include Office 365, Windows 10 ed Enterprise Mobility + Security. Il “pacchetto” si declina in due versioni: Enterprise e Business, entrambe in grado di garantire creatività, teamwork, semplicità e, soprattutto, sicurezza.

Dynamics 365 sales si aggancia all’AI e si evolve in un vero e proprio sistema di intelligence che integra sales operations, persone, customer support e field operation.

Si passa ad una vendita relazionale e ad un’amministrazione dei dipendenti che si trasforma in un vero e proprio ingaggio di talenti.

Una prima giornata davvero ricca che ha visto anche l’annuncio di Azure Stack.

Un’estensione di Azure che promuove il concetto di cloud ibrido ed estende produttività, intelligenza e sicurezza, nella direzione di quell’Intelligent Cloud che guarda all’IOT, e che promuove il passaggio dalla virtualizzazione verso container e microservizi. Si va verso un network di dati connessi e il cognitive computing con applicazioni varie per Hololens (con un forte impatto a livello di community e di ecosistema, studiando e prevenendo effetti di malattie, virus, prima che si espandano).