Forest Stewardship Council certifica il lavoro di Apple

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Da anni Apple si impegna a ridurre il proprio impatto ambientale rendendo sostenibile il proprio approvvigionamento di carta. Del suo impegno avevamo giá parlato in un vecchio post ma oggi è arrivato il giusto riconoscimento a tanto impegno, la certificazione da parte del Forest Stewardship Council.

Giá nel 2015 Apple ha iniziato a collaborare con il Conservation Fund, ong conservazionista nata per salvaguardare le risorse naturali degli Stati Uniti, l’obiettivo della partnership era quello di proteggere quasi 15mila ettari di foreste in Maine e North Carolina.

Nel 2016 Lisa P. Jackson, vicepresidente e responsabile delle iniziative ambientali dell’azienda di Cupertino affermava che la grande azienda, “ritiene che la carta, come l’energia, può essere una risorsa rinnovabile”. Nel corso di una conferenza sui danni alle risorse naturali, svoltasi a Santa Fe, in New Mexico, la Jackson ha affermato che Apple è “costantemente alla ricerca di modi per ridurre l’impatto della carta impiegata per il packaging”.

Oggi Apple ha raggiunto il suo importante obiettivo: coltiva più piante di quante ne impiega per costruire scatole e imballaggi dei propri prodotti. A sancire questo successo arriva la certificazione indipendente Forest Stewardship Council

Il programma per raggiungere questo obiettivo è basato su tre punti: innanzitutto un utilizzo più efficiente della carta, un maggiore ricorso alla carta riciclata e infine l’impiego di carta proveniente esclusivamente da fonti sostenibili e certificate dal Forest Stewardship Council (Fsc) e dal Program for the Endorsement of Forest Certification (Pefc).

L’azienda di Cupertino vuole arrivare, un giorno, a creare una filiera a ciclo chiuso. Costruire, cioè, i nuovi prodotti usando solo materiali riciclati, a partire da vecchi dispositivi.

La carta vergine che Apple usa per i suoi imballaggi proviene da fonti controllate: oltre a tutelare le foreste sostenibili, Apple produce le confezioni di iPhone 7 con materiali gestiti in modo responsabile: carta riciclata, bambù e scarti di canna da zucchero.