Cos’è il posizionamento organico

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Se ti dedichi alla promozione di un sito web devi impegnarti a renderlo facilmente e velocemente reperibile soprattutto su Google e compagnia bella.
Nel momento in cui un utente cerca articoli o servizi inerenti al tuo settore, è importante che il tuo website figuri nella prima pagina di risultati.
Non lo sai? La maggior parte degli utenti – e probabilmente tu per primo – si fermano alla schermata iniziale e scelgono fra quel che vedono subito. Per questo devi darti da fare per occupare tale posizione privilegiata…

Focus sulla definizione

Ciò di cui stiamo parlando si chiama tecnicamente posizionamento organico, ma qualcuno parla anche di posizionamento naturale, definizione che mette in risalto la “spontaneità” con la quale si ottiene visibilità. Si tratta perlopiù di una buona strategia SEO che permetta di raggiungere l’agognato “posto al sole” – detto più propriamente “indicizzazione” – che tutti vorrebbero (lavorando con onestà e correttezza, s’intende: bisogna meritarselo!).
Del resto, ci sono ormai milioni di pagine virtuali su Internet. È compito degli specialisti comprendere i meccanismi che portano i motori di ricerca (o search engines) a evidenziare un sito piuttosto che un altro. Una volta che questi fattori sono chiari, si può procedere.

Primi elementi

Sono le keywords (“parole-chiave”) che determinano principalmente una collocazione ideale. Esse vanno ottimizzate grazie a qualche accorgimento, in modo che vengano riconosciute da Google (o meglio dal suo “robot” che scandaglia il web), il quale le ricollega istantaneamente all’argomento che interessa l’internauta di turno e gli segnala quindi l’indirizzo.

Differenze fra campagne on line

Esistono varie maniere per spingere verso l’alto il tuo sito, come le campagne pubblicitarie (vedi quelle denominate pay per click, che consentono di “scalare” le posizioni di Bing, Msn, Yahoo e altri, oltre che di Google). Ma si tratta di procedimenti in un certo senso più facili, immediati; il posizionamento organico, a parte il fatto di dipendere dal budget controllato che ne permette l’avviamento (esaurendosi in pratica insieme ai soldi), garantisce una tenuta e una durata maggiori.

Chi fa da SEO…

Come accennato, sono le tecniche SEO a fare la differenza. Infatti un esperto antepone dei buoni accorgimenti a qualsiasi scorciatoia escogitata soltanto per risparmiare. Per dirne una: è ovvio che preferisci, soprattutto agli inizi, un hosting meno dispendioso, ma poi con che cosa ti ritrovi?

Ormai ci sono aziende che, facendoti pagare qualcosa in più, ti offrono un supporto maggiormente professionale, affidabile, che permette a chi ti visita di accedere velocemente al tuo sito e di presentare – anche per questo – nel migliore dei modi la tua merce. I marchi che elargiscono soluzioni a bassissimo costo, gratis o comunque del tutto autonome sono dotati di codici pesanti, di difficile lettura per i search engines. Per avere un minimo di garanzia è meglio scegliere l’hosting in base alla sua tariffa annua, con un range mimìnimo che oscilli tra 90 e 250 euro l’anno.

Ulteriori accorgimenti irrinunciabili

I tuoi testi devono essere agili, scorrevoli, e questo puoi già immaginartelo. Però ti consigliamo di porre attenzione ad aspetti importanti quali tag titles o più in generale meta tags, ovvero quelle parole o frasi sistemate strategicamente per richiamare l’attenzione dei robots.

A ogni modo, complessivamente i contenuti devono essere esaurienti e ricchi di notizie appetibili (nei limiti del possibile). Utile cercare di innescare un circolo virtuoso attraverso la diffusione dei link, i quali possono accrescere sensibilmente la popolarità del sito. Fondamentale, tra l’altro, rispettare i vincoli e le regole dei motori di ricerca, onde evitare che questi ultimi anziché favorirti ti penalizzino.

L’importanza dell’indice di gradimento

Secondo le statistiche, un website che possa contare sul posizionamento organico gode di una considerazione maggiore anche da parte degli utenti. E poi la reputazione dell’azienda che lo ottiene cresce di conseguenza. Quindi nella lista delle cose da fare per la promozione del sito web è una voce che devi aggiungere.

E se non sono più fra i primi?

È una possibilità concreta con cui bisogna misurarsi. Non puoi risultare costantemente nella top list, perché pure la concorrenza affila le “armi” e si evolve, mentre gli algoritmi di Google e simili migliorano a loro volta. Anzi, l’inevitabile concomitanza di queste due situazioni è un elemento sfavorevole per chiunque.

Con questo tipo di campagna priva di “trucchi”, inoltre, non è semplice attirare l’attenzione dei potenziali clienti su pagine specifiche. Sicché se hai un ballo l’organizzazione di un evento o il lancio di un nuovo articolo o di una nuova dotazione e intendi avvalerti del posizionamento naturale devi prendere una buona rincorsa, iniziare a parlarne con largo anticipo. D’altro canto, il metodo in questione garantisce – lo dicevamo in precedenza – una duratura permanenza fra i risultati che stanno in cima.

Hai già pensato al posizionamento organico per il tuo sito web?